Il persico reale, che ha carni pregiatissime, è caratterizzato da una pinna dorsale spinosa.
Si riproduce nei mesi di aprile e maggio, deponendo le uova su piante acquatiche.
Può raggiungere i 4 chili, ma non nel Garda dove arriva al massimo a 1,5 chili. Vive nei fondali sassosi.
È un pesce molto divertente da pescare e può essere pescato anche a spinning. In questa tecnica, offre una notevole resistenza. Da insidiare con cucchiaini del 2 o dell’1, bianchi o dorati con punti o strisce rosse, oppure con piccoli minnow con paletta lunga che vanno sul fondo, proprio dove il persico staziona.
L’attrezzatura: a livello di canna filo e mulinello potrebbe essere la stessa della trota. Col galleggiante un filo abbastanza robusto 0.20; ami dal 8 al 12 e come esche: il lombrico (verme di terra), gatoss e bigattino, oppure gamberetti.
Inoltre il persico reale può essere pescato con le amettiere da coregoni/cheppie/sarde o studiate appositamente per lui, i colori preferiti delle amettiere sono il nero, il verde, il rosso, il bianco o l’oro.
I luoghi che preferisce sono gli alberi sommersi, i piloni dei ponti in legno e comunque postazioni dove possa sia attaccare al riparo dall’essere visto, che difendersi a sua volta dai predatori.
Fai attenzione ai periodi di divieto di pesca!
Notizie utili sul persico reale:
Guarda le foto delle catture nella nostra galleria fotografica di pesca.
Ringraziamo per l’aiuto l’Associazione Amici della Tirlindana.