Trout Area – Tutte le informazioni sulla tecnica.

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 micro spun trout areaIntroduzione Trout Area

Probabilmente ultimamente vi sarà sicuramente capitato di sentir parlare di Trout Area, questa tecnica di pesca che sta letteralmente facendo impazzire gli amanti della pesca alla trota in tutta Italia.

Da un paio di anni a questa parte si fa un gran parlare di Trout Area ma, come spesso accade quando esplode una nuova moda, in giro si leggono e si trovano molti testi ed esempi poco chiari su cosa sia effettivamente il Trout Area. Per questo motivo ho ritenuto opportuno scrivere un approfondimento su questa tecnica.

Cosa è il Trout Area

Iniziamo subito col dire che la Trout Area a prima vista potrebbe sembrare una semplice pesca a spinning alla trota in laghetto, e in effetti è proprio così!

Esatto, ciò che c’è alla base della Trout Area altro non è che la normalissima pesca alla trota in laghetto artificiale con cui moltissimi pescatori italiani hanno cominciato la loro carriera aliuetica.

Quello che però differenzia la Trout Area dalla semplice pesca a spinning alla trota in questi ambienti artificiali è la mentalità con cui ci si approccia a questo tipo di pesca. Ci sono infatti alcune “regole” fondamentali da tenere in considerazione:

1- Il No Kill applicato alla pesca in laghetto

L’idea che sta alla base della Trout Area è il No Kill più assoluto (quasi maniacale per certi punti di vista), un concetto che per noi Italiani potrebbe risultare quasi blasfemo affiancato ai normali laghetti di pesca sportiva a cui siamo abituati.

Effettivamente nel nostro paese le trote nei laghetti sportivi sono sempre state allevate e rilasciate per il solo scopo di essere poi catturate (e padellate) dai pescatori. Non a caso queste trote vengono spesso chiamate trote pollo.

Ma in Giappone, paese da cui noi italiani abbiamo importato la Trout Area, le trote e i laghetti sono molto diversi dai nostri:

In Giappone il Catch & Release è un pratica molto comune. In questi ambienti si possono trovare trote di ottima qualità, scordatevi pinne monche e trote rambo a cui siamo abituati!

In giappone i laghetti sono vere e proprie piccole oasi del Catch & Release, spesso popolati da veri e propri “tappeti” di pesce, ma non per questo facile da catturare. Il no kill continuo infatti spinge le trote a diventare molto più smaliziate e malfidenti.

2- Le attrezzature da Trout Area

Visto che la Trout Area si basa sul concetto di Catch and Release assoluto anche le attrezzature sono adattate a questo scopo: È consentito utilizzare solamente esche rigide (spoon, crank, minnow, vibe e popper) armate tassativamente con ami singoli sprovvisti di ardiglione.

Sono quindi vietate tutte le esche siliconiche e le soft bait perchè potrebbero essere ingerite dai pesci, con i relativi danni per il pesce.

La Trout Area è una tecnica di pesca in cui si utilizzano attrezzature leggerissime, quindi stiamo parlando di canne da light e ultra light spinning, nello specifico si utilizzano canne che vanno da una lunghezza minima 5’6″ (167 cm circa) a massimo 6’6″ (198 cm cierca).

Nella trout area si utilizzano di regola canne molto morbide, con azioni XUL o UL capaci di gestire esche con grammature massimo di 5 gr.

3- Il guadino gommato e il releaser

Se vi è capitato di vedere qualche foto o qualche video di Trout Area vi sarà sicuramente capitato di vedere i pescatori utilizzare il guadino gommato e il releaser. Soprattutto quest’ultimo è un attrezzo che incuriosisce spesso i pescatori.

L’idea è sempre quella di recare il minor danno possibile al pesce, e per questo motivo si deve cercare di maneggiare le trote il meno possibile.

Il releaser è un attrezzo composto da una impugnatura e un ferretto ritorto ci permette di “agganciare” il nostro artificiale aiutandoci a slamare il pesce senza toccarlo con le mani. Potrebbe sembrare difficile da usare le prime volte, ma con un minimo di pratica non è difficile imparare ad usare il releaser.

Il guadino gommato invece è un attrezzo obbligatorio se vogliamo partecipare ad una competizione agonistica, ma se il nostro obiettivo è solamente quello di fare una semplice pescata in relax possiamo tranquillamente farne a meno e usare il solo releaser.

Il guadino gommato può essere utile anche se andiamo a pescare in un lago con le sponde alte o poco comode, aiutandoci a salpare le trote in sicurezza.

La Trout Area e l’agonismo

Abbiamo menzionato l’agonismo, e infatti una delle caratteristiche più affascinanti di questa tecnica è proprio la parte agonistica!

Se avete mai partecipato ad una competizione di trota laghetto, in particolare a spinning, non vi saranno nuove frasi come: “Non mi è capitato il picchetto buono”, “Le trote si sono tutte imbrancate in un angolo”, ecc…

Con la Trout Area queste “scuse” vengono eliminate!

In una competizione di Trout Area vengono posizionati due pescatori per picchetto. I due pescatori si sfidano in un testa a testa all’ultima trota.

Le trote catturate vengono recuperate fino al guadino, una volta guadinata la trota viene conteggiata dal giudice alle spalle dei due pescatori. A fine turno chi dei due ha catturato più trote vince!

Questo significa che durante ogni turno di competizione non importa se i due pescatori si trovano nel punto più pescoso o meno. Perchè l’unico risultato che conta sarà quello del 1vs1, e non quello che succede nel resto del lago.

Come avviene poi nel calcio vengono assegnati 3 punti per vittoria, 1 per i pareggi e 0 per ogni sconfitta. Alla fine dei turni di qualifica vengono scelti i migliori per passare alla fase ad eliminatorie, proprio come in un torneo calcistico.

Capite anche voi quindi che con questa formula si cerca di esaltare al massimo il valore del singolo pescatore, cercando di azzerare il più possibile il “fattore fortuna”.

È questo uno dei principali motivi per cui la Trout Area sta riscuotendo tanto successo tra i pescatori italiani: l’idea di una sifda diretta 1 contro 1 contro l’altro pescatore, una sfida in cui a contare sono le doti del pescatore più che gli espedienti o la fortuna e soprattutto nel totale rispetto per il pesce!

 

 


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About PescaOk

Alessio Turriziani è il Fondatore e Responsabile del sito PescaOk.it Si occupa di pesca sportiva da tutta una vita ed è ideatore del progetto PescaOk Disabili.

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